La storia di
Palazzo Fatta
La urbanizzazione nell’area del Palazzo può darsi a cavallo tra 500 e 600, quando la cartografia iniziò a rappresentare alcune costruzioni lungo il lato ovest del Piano. Sappiamo di una Domus magna seicentesca già appartenuta a famiglie nobili e più volte ampliata, che venne ulteriormente arricchita negli anni 1731-1733 quando il nuovo proprietario, Lucio Denti di Piraino principe di Castellazzo. Salvatore Calderone, barone di Baucina, nel 1769 acquistò il palazzo abbellendolo con quelle opere di grande pregio che si possono ammirare ancora oggi, in special modo il salone da ballo, detto “la Galleria”. Per il soffitto della Galleria venne chiamato Antonio Manno, considerato il più valido allievo di vito D’Anna. Si deve a Francesco e Giovanni Fatta, Baroni della Fratta, Entrambi in possesso del palazzo nel 1857, la configurazione della volumetria attuale. Significativi possono ritenersi infine gli interventi di Ernesto Basile nel 1908, sia nella riconfigurazione dell’androne dove possono ancora ammirarsi ferrate, posterle, vetrata e soffitto a cassoni, sia nelle finiture dell’ampia scala a pozzo.